2duerighe | Convertire lo scarto in opera d’arte | Intervista

Plastic wave #2

di Rosella Maiorana

Abbiamo conosciuto RE nel 2020 a Paratissima, presso l’ex Accademia Artiglieria di Torino. Ci ha subito conquistato con le finestre dal titolo “Né in cielo né in terra”. Non abbiamo, quindi, mai smesso di seguire il suo percorso artistico e gustare i suoi lavori. Oggi, a un anno di distanza, l’abbiamo richiamata per scambiare quattro chiacchiere con lei e conoscere meglio la sua arte, le sue idee e i progetti che la vedono attualmente impegnata.

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Intervista a RE: “Convertire lo scarto in opera d’arte” – 2duerighe

Il giardino di Cosio | Trasformatorio 2021

 

“Il giardino di Cosio non circonda gli abitanti ma cresce dentro di loro”. La secolare tradizione degli abitanti di Cosio, che da tempo usano erbe selvatiche in svariati campi, ha spinto l’artista a utilizzare una delle case disabitate del borgo per realizzare un giardino di erbe incolte che rappresenta l’antico legame con la natura che caratterizza Cosio.
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La sorprendente mostra “etica” di RE | di Vincenzo Bonaventura, Gazzetta del Sud e Giornale di Sicilia

Forse non è il miglior momento storico per guardare gli abissi, magari cercando di spingere lo sguardo nel fondo di un’enormità di cui non abbiamo (né possiamo avere) conoscenza. Sia che ci si limiti a un semplice pozzo, sia che si allarghino gli orizzonti (verso il basso) pensando al mare e alla Fossa delle Marianne, sia che si voglia viaggiare in grande verso l’oltre dei buchi neri, sia ancora che si pensi all’inferno nel senso più largo possibile, l’inquietudine dell’ignoto si accompagna sempre anche alla più inesausta delle curiosità.

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SOMEWHERE IN THE ABYSS | La mostra

Da qualche parte nell’abisso

Le opere create da RE appositamente per il MUMA si articolano in un percorso espositivo incentrato su un ciclo di opere che rappresentano gli abissi del mare, che erano l’habitat di Siso, il capodoglio a cui è dedicato il museo fondato e diretto dal biologo Carmelo Isgrò. Le opere hanno una doppia genesi, concettuale e materiale, in quanto sono ispirate alle nozioni dell’Ecosofia (ecologia ambientale, sociale e mentale) e sono realizzate con due tecniche inventate dall’artista: una utilizzando una particolare carta creata partendo dai comuni volantini pubblicitari e l’altra assemblando senza combustione la plastica di uso comune recuperata sulla spiaggia o fornita da aziende, attività commerciali e privati cittadini di Milazzo, coinvolti dall’artista in un processo non di mero riciclo ma di azione collettiva Leggi tutto “SOMEWHERE IN THE ABYSS | La mostra”