Il 31 agosto 2024, l’isola di Ustica ha ospitato la terza edizione di “Tra-Ma-Re”, un festival culturale dedicato alla sostenibilità ambientale con un focus particolare sul mare. L’evento ha visto la partecipazione di varie personalità che concentrano il proprio lavoro sulla sensibilizzazione alla sostenibilità ambientale, tra cui Emanuela Ravidà (in arte RE), originaria di Milazzo, nota per la sua tecnica innovativa di “stiratura della plastica”. arte.go.it
Durante il festival, RE ha presentato un’installazione realizzata con plastica stirata, Il Tuffo, una tecnica da lei scoperta che trasforma il polietilene a bassa densità, comunemente utilizzato per buste e imballaggi, in opere d’arte. Questa metodologia non solo promuove il riciclo, ma utilizza la creatività come strumento di sensibilizzazione ambientale.
In collaborazione con l’Area Marina Protetta di Ustica, l’associazione Marevivo di Ustica e l’associazione What’s Art Kokalo Group di Terrasini, RE ha organizzato un laboratorio rivolto ai bambini dai 5 anni in su. I giovani partecipanti hanno avuto l’opportunità di creare un’opera collettiva utilizzando la plastica raccolta sull’isola. Questo laboratorio non solo ha educato i bambini sull’importanza del riciclo, ma ha anche promosso la collaborazione e la creatività, trasformando rifiuti in risorse artistiche.
Questa tecnica si distingue per la sua capacità di coniugare arte, ecologia e comunità, offrendo un’esperienza immersiva che sensibilizza il pubblico sulla tutela del mare e sull’importanza della sostenibilità ambientale. L’evento ha rappresentato un momento significativo per Ustica, rafforzando il legame tra cultura e natura e promuovendo pratiche sostenibili attraverso l’arte.
Metamorfosi dei materiali come forma espressiva e critica socio-ambientale
In occasione dell’inaugurazione della sede fisica della società Fil Rouge Project, Galleria d’Arte | Casa d’Aste | Hub Culturale, verrà realizzata una mostra d’arte contemporanea che coinvolge più artisti di origini siciliane e/o attualmente residenti in Sicilia, con lo scopo di dare spazio e creare una vetrina per questi autori locali.
L’esposizione darà spazio alle opere di Ciccaboom (Chiara Ciccarello), Gabel (Gabriele Raimondo), RE (Emanuela Ravidà), Simon Trogger e Tamara Marino
Tema centrale della mostra è il riciclo dei materiali e dei rifiuti per dargli nuova vita, con tecniche e scelte che spaziano per gli artisti da forma espressiva a critica socio-culturale e ambientale.
La grande installazione site-specific “For You”, realizzata da RE (Emanuela Ravidà) a Taiwan è stata collocata in modo permanente all’interno della Sustainability Ark di Taitung, una struttura di educazione ambientale istituita dal Taitung County Environmental Protection Bureau e progettata sulla base degli “Obiettivi di sviluppo sostenibile” (SDG) delle Nazioni Unite. L’opera è stata donata dall’autrice alla Comunità di Taitung ed era stata realizzata nel 2023 durante il periodo di residenza d’artista organizzato congiuntamente dalla Fondazione Nazionale per la Cultura e le Arti di Taiwan e dal Governo della Contea di Taitung.
Nel 2023, nell’ambito della residenza artistica About Love – Understanding Karl Marx Through Love a Taitung, Taiwan, RE ha avuto l’opportunità di proporre un laboratorio già sperimentato con successo. Un progetto che unisce arte, sostenibilità e partecipazione collettiva, coinvolgendo i più piccoli nella creazione di opere realizzata con plastica riciclata raccolta sul territorio.
L’iniziativa ha visto la partecipazione attiva delle scuole elementari e dell’infanzia di Taitung, trasformando un semplice esercizio di manualità in un potente strumento educativo e di sensibilizzazione ambientale. I bambini, con la loro creatività e spontaneità, hanno dato nuova vita a materiali di scarto, dimostrando come il riciclo possa diventare un atto poetico e significativo.
Il laboratorio ha rappresentato un momento di scambio culturale e condivisione, rafforzando l’importanza della responsabilità collettiva nella tutela dell’ambiente. L’arte diventa così un linguaggio universale capace di superare confini e generazioni, creando connessioni profonde tra comunità diverse ma unite da valori comuni.
Dalla Sicilia a Taiwan, il viaggio della plastica riciclata continua, trasformandosi in opere cariche di significato e in esperienze che lasciano un segno, sia nei partecipanti che nei luoghi che le ospitano.
Sarà esposta fino al prossimo 10 dicembre presso il Taitung Art Museum di Taiwan la grande installazione site specific “For You”, realizzata da RE durante il suo periodo di residenza d’artista organizzato congiuntamente dalla Fondazione Nazionale per la Cultura e le Arti di Taiwan e dal Governo della Contea di Taitung e con il sostegno della Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura nell’ambito di Italian Council (12a edizione, 2023), il programma di promozione internazionale dell’arte contemporanea italiana. L’opera è inserita nel percorso espositivo della mostra “About Love – Understanding Karl Marx Through Love”, un progetto internazionale della curatrice taiwanese Lai Hsiao-Ying che vede coinvolti anche gli artisti taiwanesi HE YU-Chi, TSAI Shu-Fan, TSAI Chi-An e l’italo-olandese Federico Bonelli.
La residenza Il progetto di RE è stato tra i vincitori del Bando Italian Council (12a edizione, 2023) della DGCC del Ministero dei Beni Culturali – Sezione VII – Ambito 3 – Sviluppo dei talenti – Borsa (grant) per residenze di ricerca di artisti, curatori e critici presso una sede estera accreditata. L’artista è stata ospitata nelle strutture del Taitung Art Museum, un luogo in cui la natura si fonde con l’arte e con concetti architettonici avanguardistici e per cui è considerato come una sorta di santuario culturale che offre ai residenti un luogo di scambio di idee e di apprendimento. Il focus principale della residenza si è basato su una metodologia ben precisa che si fonda soprattutto sul concetto di arte come forma comunicativa e relazionale, strumento di socializzazione comunitaria, in grado di svolgere un ruolo attivo nelle dinamiche dei luoghi in cui si colloca per stimolare la sensibilità di ognuno attraverso la creatività, approfondendo i concetti di riduzione, riuso e riciclo dei materiali. In questa ottica si inserisce anche il workshop realizzato con alunni di varie età di una scuola elementare di Taitung che hanno applicato la metodologia Ironed Plastic per realizzare una loro opera d’arte con la plastica che essi stessi avevano portato da casa.
L’opera L’installazione si sviluppa per oltre 20m² in altezza, per circa 50m² sul pavimento e raffigura una rosa, realizzata interamente in plastica riciclata con la tecnica Ironed Plastic. É stata intitolata “For You” perché rappresenta un dono, un segno di affetto e dedizione, un simbolo universale di generosità e amore, un richiamo a quanto possiamo ottenere quando doniamo disinteressatamente il nostro amore agli altri e alla società in cui viviamo. Durante il soggiorno taiwanese RE ha sviluppato il progetto raccogliendo, suddividendo, ritagliando e stirando centinaia di pezzi di plastica da riciclare, donati da cittadini di Taitung di tutte le età. Ogni pezzo di plastica è stato arricchito da un pensiero “About Love” scritto personalmente dal donatore e poi incorporato e visibile sull’opera stessa. Questo gesto ha reso l’opera un atto collettivo, in cui la plastica stessa è diventata un linguaggio, un mezzo di comunicazione che riflette le considerazioni e le impressioni delle persone coinvolte; questo aspetto “interattivo” ha suscitato stupore e meraviglia, non solo per la bellezza dell’arte nata dagli scarti, ma anche per il potere dell’amore e della collaborazione. L’opera è stata concepita per avere un effetto “avvolgente” per sottolineare il legame “radicale” tra il gesto di donare e il suo impatto sulla società, per cui le radici della rosa emergono dalla base dell’installazione, estendendosi orizzontalmente sul pavimento; dentro di esse gli spettatori possono camminare per andare a guardare da vicino l’opera e i messaggi e i bambini possono saltellare qua e là, aggiungendo un’esperienza “fisica” a quella visiva.
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