Gli Abissi | di Giuseppe La Spada 

Gli abissi di Re non sono solo dei semplici abissi marini pittorici, e non fanno riferimento soltanto alle profonditá del nostro mondo interiore, sono soprattutto, gli abissi in cui è sprofondato progressivamente il genere umano da circa cento anni; un genere umano che produce a dismisura senza tenere conto delle conseguenze, senza tenere conto del concetto di scarto e sempre più ignaro di che fine faccia il rifiuto. Un rifiuto che in molte occasioni è un elemento disturbante visivamente e non. 

Penso alla plastica che inonda le nostre case dopo solo pochi giorni dagli acquisti o ai volantini pubblicitari, puntualmente cestinati senza neanche aver avuto la possibilità di adempiere alla funzione per cui essi stessi sono stati creati.

Proprio da questi elementi che fanno parte del quotidiano nasce la riflessione, l’indagine processuale e infine l’opera di RE, che ne intuisce la forza fino a farli diventare opere attraverso una lavorazione che li nobilita e una volta trasformati li rende ancora presenti nelle nostre vite, nelle nostre case, come messaggio di cambiamento.

Carta e plastica, superfici ruvide, frammenti di colore e di parole che furono slogan, superfici stirate a festa ora ci avvolgono, ora diventano tondi che sembrano ingressi, fanno parte di una personale che ci porta in dimensioni profonde, metri e metri di materia e forse anche di incertezze interloquiranno con il fruitore per stimolarlo alla riflessione.

Potremo redimerci attraverso le frequenze del colore blu, attraverso questo percorso che l’artista ci invita a fare? La consapevolezza di ognuno di noi sarà fondamentale per entrate in relazione con le opere, con il processo adottato dall’artista, con il tuffo coraggioso che dobbiamo compiere per raggiungere il cambiamento che ci aspetta.

Giuseppe La Spada

 

Giuseppe La Spada è un artista interdisciplinare la cui ricerca esplora il rapporto uomo-natura, con l’obiettivo di sensibilizzare il pubblico alle tematiche ambientali. In particolare, l’elemento acqua scorre attraverso tutta la sua pratica artistica, diventando ogni volta il soggetto o il contesto, a volte anche il mezzo. Da sempre interessato alle esperienze sinestetiche derivanti dall’interazione tra linguaggi artistici, oggi si concentra su fotografia, video e installazioni – tridimensionali, interattive o process-based.