Tra – Ma- Re | Ustica | Workshop Ironed Plastic

Il 31 agosto 2024, l’isola di Ustica ha ospitato la terza edizione di “Tra-Ma-Re”, un festival culturale dedicato alla sostenibilità ambientale con un focus particolare sul mare. L’evento ha visto la partecipazione di varie personalità che concentrano il proprio lavoro sulla sensibilizzazione alla sostenibilità ambientale, tra cui Emanuela Ravidà (in arte RE), originaria di Milazzo, nota per la sua tecnica innovativa di “stiratura della plastica”. arte.go.it

Durante il festival, RE ha presentato un’installazione realizzata con plastica stirata, Il Tuffo, una tecnica da lei scoperta che trasforma il polietilene a bassa densità, comunemente utilizzato per buste e imballaggi, in opere d’arte. Questa metodologia non solo promuove il riciclo, ma utilizza la creatività come strumento di sensibilizzazione ambientale.

In collaborazione con l’Area Marina Protetta di Ustica, l’associazione Marevivo di Ustica e l’associazione What’s Art Kokalo Group di Terrasini, RE ha organizzato un laboratorio rivolto ai bambini dai 5 anni in su. I giovani partecipanti hanno avuto l’opportunità di creare un’opera collettiva utilizzando la plastica raccolta sull’isola. Questo laboratorio non solo ha educato i bambini sull’importanza del riciclo, ma ha anche promosso la collaborazione e la creatività, trasformando rifiuti in risorse artistiche.

Questa tecnica si distingue per la sua capacità di coniugare arte, ecologia e comunità, offrendo un’esperienza immersiva che sensibilizza il pubblico sulla tutela del mare e sull’importanza della sostenibilità ambientale. L’evento ha rappresentato un momento significativo per Ustica, rafforzando il legame tra cultura e natura e promuovendo pratiche sostenibili attraverso l’arte.

Taitung |Taiwan| workshop Ironed Plastic

Nel 2023, nell’ambito della residenza artistica About Love – Understanding Karl Marx Through Love a Taitung, Taiwan, RE ha avuto l’opportunità di proporre un laboratorio già sperimentato con successo. Un progetto che unisce arte, sostenibilità e partecipazione collettiva, coinvolgendo i più piccoli nella creazione di opere realizzata con plastica riciclata raccolta sul territorio.

L’iniziativa ha visto la partecipazione attiva delle scuole elementari e dell’infanzia di Taitung, trasformando un semplice esercizio di manualità in un potente strumento educativo e di sensibilizzazione ambientale. I bambini, con la loro creatività e spontaneità, hanno dato nuova vita a materiali di scarto, dimostrando come il riciclo possa diventare un atto poetico e significativo.

Il laboratorio ha rappresentato un momento di scambio culturale e condivisione, rafforzando l’importanza della responsabilità collettiva nella tutela dell’ambiente. L’arte diventa così un linguaggio universale capace di superare confini e generazioni, creando connessioni profonde tra comunità diverse ma unite da valori comuni.

Dalla Sicilia a Taiwan, il viaggio della plastica riciclata continua, trasformandosi in opere cariche di significato e in esperienze che lasciano un segno, sia nei partecipanti che nei luoghi che le ospitano.

Il giardino di Cosio | Trasformatorio 2021

 

“Il giardino di Cosio non circonda gli abitanti ma cresce dentro di loro”. La secolare tradizione degli abitanti di Cosio, che da tempo usano erbe selvatiche in svariati campi, ha spinto l’artista a utilizzare una delle case disabitate del borgo per realizzare un giardino di erbe incolte che rappresenta l’antico legame con la natura che caratterizza Cosio.
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SOMEWHERE IN THE ABYSS | La mostra

Da qualche parte nell’abisso

Le opere create da RE appositamente per il MUMA si articolano in un percorso espositivo incentrato su un ciclo di opere che rappresentano gli abissi del mare, che erano l’habitat di Siso, il capodoglio a cui è dedicato il museo fondato e diretto dal biologo Carmelo Isgrò. Le opere hanno una doppia genesi, concettuale e materiale, in quanto sono ispirate alle nozioni dell’Ecosofia (ecologia ambientale, sociale e mentale) e sono realizzate con due tecniche inventate dall’artista: una utilizzando una particolare carta creata partendo dai comuni volantini pubblicitari e l’altra assemblando senza combustione la plastica di uso comune recuperata sulla spiaggia o fornita da aziende, attività commerciali e privati cittadini di Milazzo, coinvolti dall’artista in un processo non di mero riciclo ma di azione collettiva Leggi tutto “SOMEWHERE IN THE ABYSS | La mostra”