Aura Rosae

“Aura Rosae”: l’incontro del sacro nell’opera di RE al ‘Aura Fest’ di Santa Lucia del Mela

RE è stata invitata dal direttore artistico Giuseppe La Spada a dare il proprio contributo artistico per “Aura Fest”, tenutosi lo scorso 4 agosto a Santa Lucia del Mela. Questa prima edizione del festival multidisciplinare, è stato un invito a riflettere sui temi dell’umanità attraverso cultura, arte, musica e spiritualità.

L’opera

“Aura Rosae” di RE è un’esperienza visiva che ha abbraccia il concetto di sacro e di aura, intrecciandoli con la simbologia della rosa. L’opera, realizzata appositamente per l’evento, è un esempio di creatività e impegno ecologico, in quanto è stata realizzata interamente in plastica riciclata utilizzando la tecnica dell’ironed plastic. Questa scelta non è stata casuale: attraverso l’uso di materiali riciclati, l’artista ci ha invitato a riflettere sul nostro rapporto con l’ambiente e sulla capacità di trasformare il rifiuto in bellezza. L’opera descrive una rosa circondata da un’aura luminosa, rappresenta il ritorno alla sacralità e alla connessione con la natura, invita a un livello più elevato di coscienza e alla riscoperta dell’aura come manifestazione della sacralità intrinseca in ogni cosa.

La rosa, con il suo significato simbolico, è stata spesso associata a concetti di purezza e amore. Nell’arte e nella spiritualità, la rosa è stata utilizzata per rappresentare il divino, l’eterno e la bellezza trascendente. L’aura, d’altra parte, rappresenta l’energia sottile e invisibile che circonda ogni essere vivente ed è spesso collegata alla spiritualità e all’idea di una dimensione superiore.

Aura Rosae | ironed plastic | cm 190 x 180

“Aura Rosae” ha unito questi due concetti in un dialogo visivo invitando il pubblico a guardare oltre la superficie delle cose, a contemplare la bellezza inaspettata come quella nei materiali riciclati, sfidando a riconsiderare il rapporto con l’ambiente e a riscoprire la vita come manifestazione sacra nella sua essenza.

Cascia | Plastic Fantastic: la creatività come strumento

Un’esperienza di creatività, sostenibilità e condivisione

Dal 17 al 19 luglio 2023, presso il centro “Piccoli Passi” di Cascia, si è svolto il workshop Plastic Fantastic: la Creatività come Strumento. Organizzato dal Comune di Cascia in collaborazione con l’associazione culturale L’Aquilone e La Mama Umbria International, questo evento ha permesso ai bambini delle elementari di esplorare il connubio tra creatività e sostenibilità attraverso l’arte dell’ironed plastic.

Il workshop è stato guidato dall’artista visiva Emanuela Ravidà, in arte RE, che ha messo a disposizione la sua tecnica unica. Il tema centrale del workshop è stato la ricerca di una “formula magica per la felicità”, un viaggio che ha incoraggiato i giovani partecipanti a esprimere la loro visione di gioia attraverso la creatività.

Il workshop

Diviso in due parti, il workshop ha abbracciato sia l’aspetto teorico che la pratica artistica. Nella fase teorica, i bambini hanno condiviso momenti preziosi attraverso varie attività di confronto e di espressione. Successivamente, i partecipanti hanno avuto l’opportunità di esplorare la propria visione di felicità attraverso l’arte dell’ironed plastic. Con la scelta attenta dei colori della plastica e l’uso dei pennarelli, ogni bambino ha tracciato la propria espressione di gioia e benessere, creando un legame tangibile tra l’arte e le loro esperienze personali. Guidati dall’artista, i bambini hanno assemblato con attenzione i pezzi di plastica precedentemente decorati, ogni opera è stata poi sottoposta alla delicata stiratura, un passo che ha fuso insieme le diverse opere, trasformandole in un’opera d’arte collettiva.

Alla conclusione di questa esperienza di tre giorni, è emerso il potere dei piccoli gesti per trasformare il negativo in positivo, proprio come la plastica che da rifiuto è stata trasformata in opera d’arte. Inoltre, il workshop “Plastic Fantastic: la creatività come strumento” ha messo in evidenza l’abilità artistica dei partecipanti e ha ispirato una maggiore consapevolezza alla tutela ambientale.

Si ringrazia l’Amministrazione Comunale di Cascia, l’associazione culturale L’Aquilone e la Mama Umbria International per aver reso possibile questa esperienza.

Stop Motion: L’arte dell’animazione sostenibile a Spoleto

Lo stop motion è una tecnica di animazione che consiste nel creare il movimento degli oggetti mediante la successione di fotografie scattate immagine per immagine. Ha il potere di dar vita a mondi fantastici e personaggi unici, aprendo la porta a un’infinita gamma di possibilità espressive.

Il workshop organizzato dalla Biblioteca Comunale Giosuè Carducci di Spoleto in collaborazione con La Mama Umbria International ha offerto ai bambini delle quarte classi delle scuole elementari l’opportunità di apprendere questa affascinante tecnica di animazione.

Il laboratorio è stato guidato dal regista, filosofo e drammaturgo Federico Bonelli, che ha collaborato con l’esperto di video Filippo Titta. La sostenibilità ambientale è stata anche un tema importante nella pratica del workshop, RE è stata l’artista che ha avuto il ruolo di guidare la realizzazione delle scenografie e dei personaggi. Gli elementi realizzati sono stati costruiti utilizzando involucri e buste di plastica e la tecnica della plastica stirata (ironed plastic) è stata utilizzata per fare i fondali.

Un’attenzione particolare è stata dedicata alla musica e alla composizione dei testi con la collaborazione di Cecilia Rossi, musicista. Questo approccio ha permesso ai bambini di esprimere la propria creatività in modi diversi e di scoprire come la musica e le parole possono migliorare l’effetto dell’animazione.

Inoltre, gli organizzatori hanno utilizzato uno smartphone per mostrare ai bambini le innumerevoli capacità di questo strumento, dimostrando che è possibile creare animazioni senza la necessità di strumenti costosi.

Il workshop è stato un grande successo, coinvolgendo circa un centinaio di bambini. Questa vivace collaborazione ha dimostrato l’importanza della cultura e dell’arte nella formazione dei giovani, offrendo loro l’opportunità di imparare nuove abilità e di esprimere la loro creatività in modi innovativi.

2duerighe | Convertire lo scarto in opera d’arte | Intervista

Plastic wave #2

di Rosella Maiorana

Abbiamo conosciuto RE nel 2020 a Paratissima, presso l’ex Accademia Artiglieria di Torino. Ci ha subito conquistato con le finestre dal titolo “Né in cielo né in terra”. Non abbiamo, quindi, mai smesso di seguire il suo percorso artistico e gustare i suoi lavori. Oggi, a un anno di distanza, l’abbiamo richiamata per scambiare quattro chiacchiere con lei e conoscere meglio la sua arte, le sue idee e i progetti che la vedono attualmente impegnata.

articolo completo al seguente link:

Intervista a RE: “Convertire lo scarto in opera d’arte” – 2duerighe

Il giardino di Cosio | Trasformatorio 2021

 

“Il giardino di Cosio non circonda gli abitanti ma cresce dentro di loro”. La secolare tradizione degli abitanti di Cosio, che da tempo usano erbe selvatiche in svariati campi, ha spinto l’artista a utilizzare una delle case disabitate del borgo per realizzare un giardino di erbe incolte che rappresenta l’antico legame con la natura che caratterizza Cosio.
Leggi tutto “Il giardino di Cosio | Trasformatorio 2021”